La lingua parlata è l’antica lingua Albanese (Gluha Arbëreshe), tramandata attraverso i secoli, perlopiù oralmente; mantenutasi in tutti questi anni, nonostante abbia subito delle contaminazioni con i dialetti meridionali. Questa la rende differente ma simile in alcuni aspetti dalla lingua degli Albanesi dell’Albania detti Shqiptarë, che a sua volta hanno subito le influenze della lingua Turca-Ottomana. Dal 1999 è riconosciuta dallo Stato Italiano come “ lingua di minoranza etnica e linguistica “ particolarmente nell’ ambito delle amministrazioni locali e nelle scuole dell’ obbligo. Le parlate Arbereshe pur mantenendo nella loro struttura fonetica, morfosintattica e lessicale tratti comuni, registrano variazioni consistenti da comunità a comunitá. L’incontro tra ARBËRESHË di diverse località, o tra Arbereshe e Shqiptarë, apre un dialogo in lingua Albanese emotivamente e umanamente coinvolgente. Lo spirito di fratellanza ha concretezza nel famoso detto Gjaku ynë I shprishur (il sangue nostro disperso), che è l’essenza stessa della comune origine.
La lingua albanese in Italia è tutelata dalla legge n. 482 in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche.