Il costume tradizionale costituisce ancora oggi per gli arbёreshë uno degli elementi distintivi della loro identità. Parlando di costume degli albanesi d’Italia ci si riferisce in maniera assolutamente esclusiva al costume femminile, poiché quello maschile è scomparso da secoli, sostituito ed evolutesi con le forme standardizzate dell’abbigliamento moderno, anche se dal dopoguerra, per iniziativa di privati, enti o dai vari comuni si è ripreso il costume maschile d’Albania. Il costume degli arbёreshë rappresenta uno dei tre secolari pilastri dell’antica identità albanese trapiantata in Italia, insieme alla lingua albanese e al rito bizantino. Questi costumi vengono tuttora tramandati da madre a figlia e conservati gelosamente, indossati in occasione soprattutto della Pasqua e del matrimonio, in questo ultimo caso per scelta della sposa. Quindi solo il costume da sposa è rimasto legato all’evento forse per la grande particolarità di esso.
Unici nel loro genere, gli abiti da sposa sono composti da una gonna e corpetto di seta rossa con ricami floreali in oro e separati da una assai ammirata cintura di argento (brezi), in genere del peso di più di un chilogrammo, costituita da varie maglie lavorate del prezioso metallo, con al centro, scolpita in rilievo, una figura di un Santo orientale venerato, comunemente San Giorgio, San Demetrio o Maria Odigitria; sul capo il velo (sqepi) e il copricapo (keza), simbolo del nuovo status. Sotto la cintura e sul capo, infine, un fiocco.
Per la policromia e la preziosità dei tessuti, testimoniata dall’utilizzo dei ricchi ricami in oro e argento, il costume tradizionale è uno dei segni più evidenti della diversità e della creatività culturale arbёreshë.
Quasi ogni comunità albanese d’Italia possiede un tipico costume albanese, altri li hanno persi completamente. Esso difficilmente è uguale alle altre comunità, può esser simile a quello delle comunità albanesi vicine, ma varia dalla zona di origine da cui provengono. Di certo ha particolari in comune, come ad esempio la Keza (copricapo femminile)